mercoledì 15 aprile 2009

ESSERE GAY A BAGDAD

Oltre la guerra, oltre le difficoltà di riorganizzare un minimo di vita civile, persiste a Bagdad un feroce repressione degli omosessuali. Repubblica del 9 aprile dà notizia di un fatto terrificante. Negli ultimi due mesi, stando a fonti della polizia, sono stati rinvenuti i cadaveri di almeno 25 ragazzi uccisi con uno o più colpi di arma da fuoco. Sui corpi viene stampigliato un messaggio: "pervertiti". La polizia stessa con l'inizio di quest'anno ha avviato una "campagna per ripulire le strade da mendicanti e omosessuali".

Ma i gay e le lesbiche non mollano: è risurrezione!