da: www.amnesty.it
Camerun: comunità Lgbt a rischio
Amnesty International è preoccupata per il gran numero di donne e uomini che, negli ultimi anni, sono stati trattenuti e condannati a causa del loro reale o presunto coinvolgimento in relazioni sessuali consensuali fra persone dello stesso sesso.
L'omofobia è fortemente diffusa in tutto il paese. Nel 2005, secondo quanto riportato dagli organi d'informazione, un esponente della Chiesa Cattolica Romana camerunense ha pubblicamente denunciato l'omosessualità; nel gennaio 2006 tre giornali hanno pubblicato i nomi di numerose persone, fra cui politici, musicisti e imprenditori, accusandoli di intrattenere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso.
Il 13 febbraio 2006 un anonimo, dichiaratosi rappresentante di un'organizzazione giovanile, ha pubblicato un memorandum sui giornali locali chiedendo ai camerunensi di non "tollerare" l'omosessualità e invitandoli a denunciare i gay e le lesbiche alle autorità. Il 3 marzo, il direttore del giornale L'Anecdote è stato accusato di aver diffamato un ministro, avendo incluso il suo nome in una lista di presunti omosessuali, e condannato a una pena detentiva e pecuniaria.
Questi comportamenti contravvengono gli obblighi assunti dal Camerun con il Patto internazionale sui diritti civili e politici (gli art. 2.1 e 26 garantiscono la libertà da qualsiasi discriminazione; l'art. 21 tutela la libertà di associazione e di assemblea) e la Carta africana dei diritti umani e dei popoli (l'art. 2 garantisce la libertà da ogni discriminazione e l'art. 10 la libertà di associazione e di assemblea).
Il Codice penale camerunense criminalizza le relazioni sessuali fra persone dello stesso sesso. In base alla sezione 347a "Chiunque abbia una relazione sessuale con una persona del suo stesso sesso sarà punita con la prigione, da sei mesi a cinque anni, e con una multa variabile fra i 20 mila e i 200 mila CFA (approssimativamente fra i 27 e i 267 euro)".
Amnesty International considera prigionieri di coscienza coloro che vengono detenuti a causa del loro presunto o reale orientamento sessuale e ne chiede l'immediato e incondizionato rilascio.
Firma subito l'appello: http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/173
President of the Republic
Son Excellence Paul Biya
Président de la République
Palais de l'Unité
BP 1000, Yaoundé, Cameroun
Fax: +237 222 0870
Minister of Justice
Mr Amadou Ali
Vice Premier Ministre, Ministre de la justice
c/o Poste Centrale
Yaoundé, Cameroun
Fax : +237 223 59 61/22235869
President of the National commission of Human Rights
Dr. Chemuta Divine Banda
SGBC Building, 2nd floor
Opposite chamber of Agriculture
BP 20317, Yaounde, Cameroon
Fax: 237 2 22 60 82
Email: cndhl@iccnet.cm/cdbanda26@yahoo.fr
Eccellenza,
Egregio Ministro,
Egregio Presidente,
Siamo sostenitori di Amnesty International, l'Organizzazione non governativa che lavora in maniera imparziale in difesa dei diritti umani dal 1961.
Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per tutti quegli uomini e donne che negli ultimi tre anni sono stati arrestati, trattenuti e/o condannati a pene detentive o pecuniarie, a causa di presunti rapporti consensuali con persone dello stesso sesso.
Amnesty International è preoccupata per la diffusione dell'omofobia in Camerun ed esorta le autorità, le organizzazioni civili e religiose, e gli organi d'informazione a sostenere, rispettare e proteggere i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente da loro orientamento sessuale.
Il Codice penale camerunense criminalizza le relazioni fra persone dello stesso sesso. Amnesty International considera prigionieri di coscienza coloro che vengono trattenuti o imprigionati sulla base di queste leggi e ne chiede l'immediato e incondizionato rilascio.
Per queste ragioni, Le chiediamo di rispettare e proteggere i diritti di gay e lesbiche e di effettuare i dovuti passi affinché vengano rispettati gli obblighi assunti con il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Carta africana dei diritti umani e dei popoli, di proteggere i diritti di coloro che dovessero essere coinvolti in relazioni omosessuali e di abrogare la sezione 347a del Codice penale e le altre leggi che criminalizzano i rapporti sessuali consensuali fra adulti dello stesso sesso.
L'abrogazione dovrebbe inoltre assicurare che né il percepito o reale orientamento sessuale, né il coinvolgimento in rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso, né l'identità di genere possano essere in alcuna circostanza causa di arresti, detenzioni, o processi.
Le chiediamo inoltre di:
- permettere ai ricercatori di Amnesty International l'accesso al territorio camerunense per permettere loro di verificare autonomamente le accuse di violazioni dei diritti umani riportate dalla stampa, dalle organizzazioni locali e dagli oppositori politici;
- dare l'opportunità ai rappresentanti di Amnesty International di esprimere alle autorità le preoccupazioni dell'organizzazione e le raccomandazioni per la promozione e la protezione dei diritti umani nel paese;
- rendere efficace il lavoro dei difensori dei diritti umani in Camerun nella promozione e protezione dei diritti umani.
La ringraziamo per l'attenzione.