Martini parla ancora
Il dialogo Martini-Scalfari pubblicato da Repubblica di giovedì 18 giugno non contiene, in verità, nulla di particolarmente significativo e nuovo. Il cardinale ribadisce l’importanza di ripensare da parte della istituzione cattolica al rapporto con i divorziati e con la legge del celibato obbligatorio dei sacerdoti. Ma è importante che sia Martini a ribadire la necessità di affrontare con coraggio queste questioni in cui le chiese locali (e con esse parecchi vescovi) non sono più in sintonia con il pensiero tradizionalista e oscurantista del papa. Tutto questo avviene mentre Ratzinger ha detto esattamente il contrario lanciando l’anno sacerdotale e ribadendo il celibato ecclesiastico obbligatorio. Nella citata conversazione Martini-Scalfari mi hanno colpito alcune righe che riporto e ritengo efficaci per esprimere come ci si possa ritrovare in perfetta sintonia anche provenendo da esperienze e storie diverse:
“ci accorgemmo subito che eravamo d’accordo su tutto, la sua etica era anche la mia, lui la riceveva dall’alto, io dall’autonomia della mia coscienza, tutti e due ci ponevamo il problema dell’incontro tra il sentimento religioso e una modernità laica e relativista”.
19 giugno
Correzione
Sabato 20 giugno alle ore 17 nella sede di Corso Torino
“Gesù. Un approccio storico” del teologo Pagola (edizioni Borla)
L’incontro è aperto a chiunque sia interessata/o. Durante tutta l’estate, anche per poche persone, continuerò queste brevi presentazioni perché ritengo utile stimolare alla lettura per contrastare le mie e altrui ruggini cerebrali.