giovedì 23 luglio 2009

PREGHIERA

Signore Iddio, siamo padri e madri.
Ti ringraziamo per i nostri figli e le nostre figlie,
ma ti confessiamo la nostra tentazione di manipolarli,
di far dei nostri sogni i loro progetti di vita,
di usare le loro esistenze come piattaforme per i nostri voli,
incuranti di quanto ciò che è importante per noi possa diventare
incubo per loro.
Ti confessiamo la nostra rapidità di giudizio su altri padri e altre
madri,
che non esprimono i loro affetti con la nostra stessa lingua,
né si muovono la loro tenerezza con i nostri stessi gesti:
troppe volte abbiamo indossato l'armatura della civiltà e la certezza
della verità,
per conculcare altri modelli di educazione,
per spiegare senza avere l'umiltà di ascoltare.
Ti preghiamo, aiutaci.
A guardare ai nostri figli e alle nostre figlie come a persone,
a cui possiamo insegnare ma da cui possiamo anche imparare;
a cui possiamo mostrare un volto fiero,
ma anche lasciar conoscere il nostro volto vero,
anche quando è debole, rigato di lacrime, insicuro.
Ti preghiamo, donaci la serenità che viene dal sapere che sei tu
che vedi e provvedi,
non noi.
Amen
(da Riforma, 17 luglio 2009)