domenica 23 agosto 2009

CELLE PIENE E TESTE VUOTE


 
Riporto da l'Unità di sabato 8 agosto un brano di viva attualità visto che le carceri italiane straripano di "poveracci" mentre parecchi che dovrebbero entrarci sono allegramente in giro o in qualche villa.
 
     "Dal tempo del grande e illuminato Cesare Beccaria ogni uomo civile sa che l'espiazione della colpa, per quanto grave essa sia, deve avvenire in condizioni di rispetto della dignità umana che è inviolabile anche nei confronti del più efferato degli assassini.
Una civiltà di diritto prevede le garanzie della legge persino per un criminale nazista come Adolf Eichmann, perchè questa è la differenza irrinunciabile fra una democrazia e la più brutale delle tirannie. Ora, mentre si ipotizza la possibilità di un effetto domino nelle richieste di risarcimento da parte dei detenuti che in gran maggioranza patiscono il sovraffollamento, il nostro lungimirante governo si attrezza  con leggi liberticide e xenofobe per affollare ulteriormente le carceri con poveracci extracomunitari, tossicodipendenti e disadattati a vario titolo. Il destino e le condizioni di detenzione di quelle persone non sono un problema per chi divide l'umanità in noi e loro, in lumbard e terroni, in padani e bingo bongo. La demagogia della sicureza chiede l'espulsione di tutto ciò che disturba il sonnolento e rassicurante orizzonte del buon cittadino il cui voto serve alla Lega per il potere diretto e per quello di ricatto
su tutta la coalizione. Tutto il resto è mancia".       (Moni Ovadia)