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QUEL CORO GAY è UNO SCANDALO! "
Lettera di un gruppo di fedeli contro l'iniziativa di un parroco bolognese
MA IL PARROCO VA AVANTI
di Tommaso RomaninQualcuno non ha gradito di avere un parroco che accoglie un coro gay in una sala parrocchiale. E così un gruppetto di fedeli ha preso carta e penna e ha deciso di manifestare con estrema durezza la sua protesta direttamente al cardinale Carlo Caffarra, perché non approva il comportamento del prete di San Bartolomeo della Beverara, don Nildo Pirani. Ma c´è anche, e per don Nildo sono la maggioranza della "sua" gente, chi ci ha tenuto ad esprimere affetto e gratitudine al sacerdote, che da trent´anni guida questa chiesa nella periferia della città.
«Scelta scellerata» con «gravissime conseguenze sociali». Non usa mezzi termini la lettera firmata da «un gruppo di parrocchiani della Beverara», inviata giovedì a Caffarra, al vescovo ausiliare Ernesto Vecchi, e per conoscenza, allo stesso don Nildo. «E´ con dolore e costernazione che i parrocchiani constatano che nulla viene fatto per contrastare l´inaudita presenza di una associazione corale di provenienza Arcigay all´interno dei locali della parrocchia». Tale presenza, proseguono «non ha precedenti nel mondo, è fonte di scandalo e apprensione nei genitori e nei frequentatori» di San Bartolomeo. «Vi sono precise disposizioni del Magistero ecclesiastico - attaccano - che ostano alla presenza di associazioni pro-omosessuali». Don Nildo, appena tornato da un campo estivo, ha letto la lettera, ma è sereno: «E´ firmata da otto persone. Ne conosco una, gli altri non so chi siano. La parrocchia ha settemila abitanti... I parrocchiani sono d´accordo con me e sono contenti». E mostra, di rimando, le diverse manifestazioni di amicizia arrivate negli ultimi giorni. Una proprio da un padre, che ha fatto battezzare da poco il figlio. «Un esempio lungimirante di accoglienza, rispetto e tolleranza», scrive in un biglietto che parla della decisione. «Si merita tutto il bene che gli vogliono i parrocchiani, grazie infinite». E sulla mailing list della comunità ci sono una trentina di messaggi in sua difesa. Anche la gente, fuori dalla chiesa, lo difende: «Siamo contenti che sia tornato, ci mancava molto», dicono due anziane.