martedì 11 agosto 2009

ESPRIMO PIENA SOLIDARIETA' A DON NILDO PIRANI

da GAYNEWS - Giornale di Informazione sull'Omosessualità
www.gaynews.it


QUEL CORO GAY è UNO SCANDALO! "
Lettera di un gruppo di fedeli contro l'iniziativa di un parroco bolognese

MA IL PARROCO VA AVANTI
martedì 11 agosto 2009 , di L'Espresso


di Tommaso Romanin

Qualcuno non ha gradito di avere un parroco che accoglie un coro gay in una sala parrocchiale
. E così un gruppetto di fedeli ha preso carta e penna e ha deciso di manifestare con estrema durezza la sua protesta direttamente al cardinale Carlo Caffarra, perché non approva il comportamento del prete di San Bartolomeo della Beverara, don Nildo Pirani. Ma c´è anche, e per don Nildo sono la maggioranza della "sua" gente, chi ci ha tenuto ad esprimere affetto e gratitudine al sacerdote, che da trent´anni guida questa chiesa nella periferia della città.

«Scelta scellerata» con «gravissime conseguenze sociali». Non usa mezzi termini la lettera firmata da «un gruppo di parrocchiani della Beverara», inviata giovedì a Caffarra, al vescovo ausiliare Ernesto Vecchi, e per conoscenza, allo stesso don Nildo. «E´ con dolore e costernazione che i parrocchiani constatano che nulla viene fatto per contrastare l´inaudita presenza di una associazione corale di provenienza Arcigay all´interno dei locali della parrocchia». Tale presenza, proseguono «non ha precedenti nel mondo, è fonte di scandalo e apprensione nei genitori e nei frequentatori» di San Bartolomeo. «Vi sono precise disposizioni del Magistero ecclesiastico - attaccano - che ostano alla presenza di associazioni pro-omosessuali». Don Nildo, appena tornato da un campo estivo, ha letto la lettera, ma è sereno: «E´ firmata da otto persone. Ne conosco una, gli altri non so chi siano. La parrocchia ha settemila abitanti... I parrocchiani sono d´accordo con me e sono contenti». E mostra, di rimando, le diverse manifestazioni di amicizia arrivate negli ultimi giorni. Una proprio da un padre, che ha fatto battezzare da poco il figlio. «Un esempio lungimirante di accoglienza, rispetto e tolleranza», scrive in un biglietto che parla della decisione. «Si merita tutto il bene che gli vogliono i parrocchiani, grazie infinite». E sulla mailing list della comunità ci sono una trentina di messaggi in sua difesa. Anche la gente, fuori dalla chiesa, lo difende: «Siamo contenti che sia tornato, ci mancava molto», dicono due anziane.