martedì 18 agosto 2009

MENZOGNE E ILLUSIONI

  • Si favoleggia di una ripresa che ormai è alle porte, anzi è già arrivata. Ma l'occupazione continua a scendere anche in Francia e in Germania. L'economista francese Jean Paul Fitoussi denuncia i facili ottimismi su Repubblica del 14 agosto: «Segnali di ripresa? Non ne vedo. A parte che un +0,3 di Pil non è una gran cosa, anche se ci si aspettavano valori negativi, non è certo a una cifra trimestrale puramente contabile che bisogna guardare. Il vero indicatore è la disoccupazione, e questa è disastrosa, in Europa come in America». Jean-Paul Fitoussi, uno dei più prestigiosi economisti europei, professore a Parigi e alla Luiss di Roma, non è per niente convinto che si stia imboccando la via virtuosa di uscita dal tunnel. «Le dirò di più: si stanno ripetendo gli stessi errori che hanno portato alla crisi: squilibri mondiali, disavanzo di bilancio americano, surplus della Cina, e via dicendo».
  • Antonio Bernardini, terremotato de L'Aquila, aspetta ancora di essere ospitato in una delle ville di Berlusconi. Così aveva promesso il presidente del consiglio che ha dimenticato anche la "crociera per terremotati" e di cercare casa ad agosto a L'Aquila per stare vicino alla gente…
  • L'Italia sembra pazza per il superenalotto. Ormai si punta più alla fortuna che sui progetti.
  • Ci vogliono tutti imbecilli, rincitrulliti. No, proprio no. La televisione è quella che descrive bene Michele Serra sul Venerdì di Repubblica del 14 agosto: «Il dilagare di servizi struggenti sugli animali fa il paio, nei tigì, con il dilagare di tette sulla battigia. Credo che il sogno di un bravo direttore di tg, oggi, sarebbe un barboncino con le tette di Belen che fa l'happy hour a Ibiza. Suggerisco ai lettori di fare uno sforzo e guardarsi per intero un'edizione di Studio aperto. Notizie zero, politica zero, solo tette e cagnolini, cagnolini e tette: è il modello che bussa alle porte della nuova Rai».
  • Ma io sento che a giorni l'Italia dei cittadini e delle cittadine consapevoli si risveglia. Dobbiamo ribellarci e smetterla di stare davanti ad un video a rincretinire. Ora le nostre città sono piene di gente, non abbiamo nemmeno più l'alibi delle ferie. "Svegliati, tu che dormi", direbbe il profeta Isaia. Che cosa aspetta l'opposizione a organizzare dei significativi momenti di dibattito e di piazza?