ROMA
Le religioni non cattoliche e le associazioni laiche, che ritengono discriminatoria l'attribuzione di un punteggio scolastico alla frequenza dell'ora di religione, hanno vinto la loro battaglia.
Il TAR del Lazio ha stabilito che la frequenza dell'ora di religione cattolica non concorrerà a "l'attribuzione del credito scolastico per gli esami di maturità" e i docenti di religione cattolica non potranno partecipare a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe.
Finalmente un passo verso la laicità. La reazione sdegnata dei vescovi è davvero scandalosa