giovedì 10 settembre 2009

“VIOLATA LA MIA RISERVATEZZA”

ROMA - «La questione appartiene al passato, ormai è chiusa. E comunque è stata violata la mia privacy». Sono queste le uniche parole pronunciate dalla donna, oggi 30 anni, che nel 2001 fu oggetto delle molestie telefoniche per le quali il direttore di Avvenire Dino Boffo è stato condannato. La donna, insegnante, esperta di mondo islamico, figlia di una famiglia in vista a Terni, all'epoca dei fatti era un'assidua frequentatrice degli incontri organizzati all'interno della diocesi della cittadina umbra. Lì avrebbe conosciuto il suo fidanzato di allora, l'altro protagonista della vicenda. L'uomo, un ex steward di 39 anni, oggi, come rivela il settimanale Panorama, vive in Emilia Romagna ed è direttore della filiale di una grande banca.