sabato 17 ottobre 2009

BOCCIATE LE NORME CONTRO L'OMOFOBIA

No, il problema non è tanto della "cardinala" Binetti il cui voto è sempre scontato, ma di una opposizione che non sa (o non vuole?) mobilitare il Paese, scendere compatta in piazza, in tutte le città, contro questa vergogna italo - vaticana.
La legge che introduceva l'aggravante relativa all'orientamento sessuale è stata giudicata incostituzionale dalla maggioranza che, comunque, non ha votato compatta. Finiani, ex - radicali e persino Bocchino hanno votato con l'opposizione. Non bastano le dichiarazioni allarmate. Occorre organizzare un percorso culturale, legislativo, politico che coinvolga tutto il Partito Democratico, la sinistra, la società civile, l'associazionismo e uscire allo scoperto.
Certo, i fronti di lotta sono molti, ma questa indecenza, questa imbecillità, questa violenza omofobica non può essere tollerata da chi ogni giorno è attento ai diritti di tutti i cittadini e le cittadine.
Intanto è chiaro che il vero problema è l'UDC di Casini che ha il filo diretto con Bertone, Bagnasco e tutta la cricca cattolica.
E c'è ancora chi vuole farci credere che in Parlamento bisogna allearsi con Casini. Siamo alle solite. Senza un supplemento di chiarezza non c'è futuro per il centrosinistra.