sabato 17 ottobre 2009

CREAZIONE

I miti sono linguaggi lontani dal nostro. Hanno il profumo dell'ingenuità, ma sopratutto - per chi sa leggerli - la caratteristica della profondità, dell'apertura alla meraviglia, al mistero della realtà divina.
 
 
E Dio s'avanzò nello spazio, guardò intorno e disse:
"Sono solo..... Mi farò un mondo".
Per quanto poteva vedere l'occhio divino le tenebre rivestivano ogni cosa, più nere di cento mezzenotti in una palude di cipressi.
Allora Dio sorrise e la luce irruppe, le tenebre si allontanarono da un lato e dall'altro la luce risplendè, e Dio disse:
"Va bene".
Poi Dio stese la mano e afferrò la luce, l'arrotolò tra le palme fino a che il sole fu creato, e collocato a splendere nei cieli.
La luce rimasta dopo fatto il sole Dio raccolse in una palla splendente, e la lanciò contro le tenebre, adornando la notte con la luna e le stelle.
Poi fra tenebre e luce scagliò il mondo. E Dio disse:
"Va bene".
Poi Dio s'avanzò..... Il sole era alla sua destra e la luna alla sua sinistra, e le stelle ammassate sulla testa, la terra sotto ai piedi.
E Dio camminò e dove s'appoggiava i suoi passi scavavano le valli e v'incurvavano sopra le montagne. Poi si fermò a guardare, e vide la terra sterile e infuocata e Dio s'incamminò sull'orlo del mondo e vi sputò i sette mari.
Battè le palpebre e il lampo balenò; battè le mani e il tuono rimbombò; caddero le acque sulla terra, le fresche acque caddero.
Allora germogliò l'erba verde, e i fiorellini rossi sbocciarono, l'abete puntò il suo dito al cielo, e la quercia tese le sue braccia.
S'accoccolarono i laghi nelle buche, i fiumi discesero al mare; e Dio sorrise di nuovo, allora apparve l'arcobaleno che gli ravvolse le spalle.
Allora Dio passeggiò in giro e intorno guardò tutto quello che aveva creato.
Guardò le piccole stelle; e il suo mondo guardò con tutte le creature viventi, e Dio disse: "Sono ancora solo....."
Da un letto di fiume prese un pugno d'argilla; e s'inginocchiò sulla sponda, E lì il Gran Dio Onnipotente che aveva illuminato il sole e fissato lo aveva nel cielo, che aveva scagliato le stelle nel più lontano angolo della notte, che arrotondato aveva la terra nelle sue mani; questo Gran Dio, come una mamma china sul suo bambino, s'inginocchiò nella polvere a lavorare un pezzo d'argilla finchè lo formò a sua somiglianza, poi soffiò in lui il fiato della vita, e l'uomo cominciò a vivere.
Amen. Amen.
         (Tradizione africana - James Weldon Johnson)