giovedì 29 ottobre 2009

PARITA' TOTALE

Non a caso il Pride di Stoccolma è una delle occasioni da non perdere per gay, lesbiche e trans di tutto il mondo, non a caso una band - la AArk - da anni dedica ritmi e parole alla lotta per i diritti civili. In una terra dove laicità e rispetto sono l'abc, si è raggiunta la completa parità di diritti. A partire dal primo novembre due donne e due uomini potranno sposarsi in Chiesa nella civilissima Svezia. La Chiesa luterana svedese ha approvato una norma che consente il matrimonio religioso tra omosessuali. Il nuovo regolamento fa seguito al varo, il primo maggio scorso, di una legge che ha introdotto la possibilità per le persone dello stesso sesso di contrarre matrimonio davanti all'ufficiale di stato civile. Per la legge svedese ormai i coniugi hanno un genere neutro, possono essere di sesso opposto ma anche uguale.

L a Chiesa luterana ha recepito il messaggio e ha varato le nozze con un'ampia maggioranza. Si tratta degli stessi religiosi che qualche mese fa hanno eletto a capo della Chiesa di Stoccolma una donna lesbica: la vescova Eva La Brunne, 55 anni, madre di un bambino. Sarà per cquesto che la confessione luterana in Svezia ha il suo peso: metà delle coppie svedesi si sposa in Chiesa, mentre l'80% della popolazione vi si riconosce.

La gerarchia cattolica ha subito riaffermato la sua netta contrarietà. La chiesa cattolico-romana rimane con tutti i taleban del mondo. Si potrebbe chiamarla "chiesa romano-talebana".