martedì 13 ottobre 2009

SIAMO TUTTI AQUILE

Una volta, un contadino catturò un aquilotto. Lo allevò in casa insieme alle galline. L'aquilotto in apparenza si comportava come una gallina.

Un giorno il contadino ricevette la visita di un naturalista che conosceva le abitudini delle aquile e disse: "Questa non è una gallina, è un'aquila. L'aquila non razzola a terra come le galline, ma è destinata a volare in alto e a vivere sulle montagne".

Il contadino rispose: "Ma è diventata una gallina, non vola più". Gli disse il naturalista: "Ora non vola, ma nel petto e negli occhi ha la direzione del sole ed il richiamo delle vette. Essa volerà".

Una mattina i due andarono prestissimo in cima alla montagna. Stava sorgendo il sole. Il naturalista tenne ferma l'aquila, con gli occhi rivolti verso il sole e poi la lanciò in alto. E nell'aquila allevata come una gallina si risvegliò la natura di aquila.

E spiccò il volo. All'inizio incerta, zizagando, poi più sicura, sempre più in alto, fino a scomparire nell'infinito del cielo mattutino.


Fratelli e sorelle di sogni e di speranze, dentro ciascuno di noi vive un'aquila. La nostra cultura e i sistemi di addomesticamento ci hanno trasformati in galline che razzolano nella terra.

Ma noi siamo chiamati verso l'alto, verso l'infinito. Liberiamo l'aquila nascosta in noi. Non permettiamo che ci condannino alla mediocrità.

Spicchiamo il volo della liberazione. E trasciniamo con noi gli altri, perchè dentro ognuno di noi si nasconde un'aquila. Siamo tutti aquile.
Leonardo Boff Nuova Era. La civiltà planetaria Cittadella, Assisi 1994 (pagg. 104 - 105)