Mentre in Italia siamo costretti a occuparci di Casalesi, omicidi di stato, deliri di Berlusconi e "spostamenti" di Rutelli (tutte cose su cui è necessario vigilare), nel Mediterraneo continuano i viaggi della morte e proseguono in Iraq, in Afghanistan e su altri fronti guerre e scontri senza fine.
Teniamo l'occhio aperto al mondo e lavoriamo nel villaggio!
La festa delle forze armate non è proprio al centro dei miei interessi. Occorre un ripensamento radicale rispetto all'esercito, la difesa armata, il commercio delle armi.