In Abruzzo il governo e il Vaticano si sono messi d'accordo per nominare un "commissario delle anime" che sarà il vero gestore dei rapporti tra stato e chiesa.
A Roma, nei palazzi del potere sia politico che religioso, non si sopportano più le documentate lamentele di alcuni vescovi e parroci dell'Abruzzo. Che fare? Il Vaticano e il governo, come sempre succede, prendono accordi e nominano un vescovo "gradito" alle due parti. In questa politica della reciproca prostituzione, arriva il "comandante" e si farà silenzio. Anzi si faranno affarini. Monsignor D'Ercole è una figura televisiva, un portavoce vaticano, un brillante venditore del fumo cattolico tradizionalista. Così il Vaticano gestirà gli appalti per la costruzione delle chiese. Sempre "per il bene delle anime"!
Questa chiesa "spirituale" è sempre più affaristica e sporcacciona. Però negli affari sa il fatto suo. Cos' il Vangelo e la teologia possono attendere.
Possiamo essere sicuri: a difendere i rom di Milano, perseguitati e bersagliati da una giunta razzista, non arriverà dal Vaticano nessun commissario. Lì con i rom non si possono fare affari. Però, va notato, alcuni preti e alcune comunità hanno resistito alla razzista sindaca di Milano ed hanno dato testimonianza di concreta accoglienza.
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