Tutti ci rallegriamo che il cardinale e il papa non abbiano riportato danni dall'aggressione della donna psicolabile che è entrata improvvisamente nel corteo papale ieri sera nella celebrazione della veglia natalizia.
Però io farei una riflessione. A mio avviso, sono le persone sofferenti che dicono no ai teatrini solenni e pomposi dei potenti sia politici che religiosi. Lo dicono e lo fanno a modo loro, con le loro esasperazioni, in modalità non certo condivisibili. Dal loro gesto possiamo forse ricavare qualche riflessione, anzichè limitarci a dire che si tratta di un gesto insensato di una persona pazza. A mio avviso, queste azioni vogliono dire che certo sfarzo e certa esibizione di potenza creano e suscitano nelle persone sofferenti una provocazione, allargano ed approfondiscono le ferite della loro condizione.
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