martedì 9 febbraio 2010

BRUXELLES

Per limiti di età il cardinale Daneels ha lasciato la sede arcivescovile di Bruxelles.

A sostituirlo, dopo trent'anni di guida della più importante arcidiocesi belga, Ratzinger ha inftti chiamato mons. André-Mutien Léonard, 70 anni, da quasi venti vescovo di Namur, sua conoscenza da quando, nel 1987, questi prestò il suo servizio presso la Commissione Teologica Internazionale della quale era presidente proprio Ratzinger. Fervente sostenitore della messa tridentina, già nel 2006 – un anno prima che il papa reintegrasse il rito pre-conciliare della messa – invitava nella cattedrale della sua città i membri della Fraternità di San Pietro, organizzazione ex lefebvriana. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi il 18 gennaio scorso ha enunciato, tra le sue priorità, l'adorazione eucaristica e la celebrazione di una liturgia "elegante e fedele alla grande tradizione della Chiesa", ma anche un attacco deciso alla società secolarizzata.

Mons. Léonard è un personaggio controverso anche a causa delle sue posizioni in merito alla omosessualità, che gli valsero accuse di omofobia – poi lasciate cadere da un tribunale – che in Belgio è reato dal 2003. in un'intervista dell'aprile 2007, infatti, egli affermò che l'omosessualità "blocca il normale sviluppo psicologico" e rende le persone "anormali". Posizioni in antitesi con quelle del suo predecessore, del quale è nota una lunga intervista rilasciata nel 2006 al quotidiano belga La Dernière Heure/Les Sports (vedi Adista n. 21/06) nella quale espresse una grande apertura su celibato ecclesiastico, omosessualità e utilizzo del preservativo. Il nuovo primate del Belgio ha anche dichiarato di voler vigilare maggiormente sull'Università cattolica di Lovanio – della quale ora è cancelliere – e sulla ricerca teologica che essa porta avanti (da Adista).

Il collegio cardinalizio si riempie sempre di più di ultrareazionari, tutti in linea con Ratzinger e Bertone. Daneels era l'ultimo dei cardinali di stampo conciliare rimasto in una grande sede episcopale. Ora i cardinali sono tutti creati da Voytila o da Ratzinger, quelli almeno che sono ancora nel ministero.

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