sabato 27 febbraio 2010

CURZIO MALTESE SCRIVE

Non c'era davvero bisogno di aspettare le solite intercettazioni per capire che il mancato G8 alla Maddalena era uno dei peggiori scandali della seconda Repubblica, un immenso e scellerato spreco di danaro pubblico. Bastava leggere i giornali, per esempio la bella inchiesta di Fabrizio Gatti su L'Espresso di oltre un anno fa. Come forse hanno fatto anche i magistrati che hanno aperto l'inchiesta sugli appalti d'oro della Protezione Civile.

E come si poteva non aprirla? Per non ospitare il vertice internazionale poi spostato a L'Aquila noi contribuenti abbiamo speso 370 milioni di euro. Quasi un terzo è finito nelle tasche del signor Diego Anemone, titolare di una minuscola azienda di costruzioni romana con un curriculum risibile in caso di concorso, ma benemerito nel procacciare fisioterapiste a Bertolaso.

Anemone li ha incassati per costruire un mega albergo di lusso, costato 4 mila euro al metro quadrato, il triplo del prezzo di mercato. Secondo Bertolaso, l'albergo destinato a rilanciare il turismo dell'isola. Per ore, è deserto. L'estate scorsa, a luglio, era occupata una camera ogni dieci. Soltanto dei pazzi o dei corrotti possono buttare a mare, alla lettera, tanti soldi pubblici per investire in un settore in caduta libera come quello del turismo costiero.

 

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