martedì 23 febbraio 2010

SALUTE

Umberto Veronesi ci informa su uno studio che avviene negli USA per capire la genesi di molte patologie (Repubblica, 17 febbraio).

 

Negli Stati Uniti sta partendo in queste settimane il primo screening di un`intera generazione. Centomila bambini saranno seguiti dai medici, in 105 centri di riferimento su tutto il territorio americano, dal momento del concepimento fino al compimento del ventunesimo anno di età. Tutti i dati sul loro stato di salute saranno registrati e analizzati. L`aspettativa è enorme: perché potrebbero trovare risposta molte delle domande che da sempre i medici si pongono. Questo studio affronta infatti una delle questioni più delicate della medicina: conta di più l`ambiente o la genetica nel determinare la nostra salute? I bambini, di cui si conosce il profilo genetico, saranno studiati esaminando analiticamente i fattori ambientali con cui si trovano potenzialmente a contatto. A cominciare dal fumo dei genitori, dal latte materno, dall`acqua di rubinetto, fino al cibo con possibili tracce di pesticidi, l`aria con elementi inquinanti, i fumi industriali, le contaminazioni sul luogo di lavoro, l`esposizione all`amianto. Si dovrebbe così capire quanto gli agenti esterni legati allo stile di vita incidano in questa popolazione in rapporto alla causalità genetica. Si tratta del più grande studio di popolazione di questo genere ed è nato per dirimere uno dei più grandi dubbi del mondo scientifico moderno che vede contrapposte due scuole di pensiero. La prima è favorevole all`ipotesi ambientale: sono i fattori esterni i maggiori responsabili delle malattie. La seconda sostiene l`ipotesi genetica: il destino della nostra salute è scritto inequivocabilmente nei nostro dna.

 

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