Come vorrei, o Padre, o Madre,
che Tu diventassi davvero la mia consuetudine
il riparo quotidiano presso cui sostare
per lenire la stanchezza del giorno
Come vorrei che fossero le Tue pagine a sfiorarmi
mentre – distratte – le mie dita le scorrono
come vorrei che fossero loro, in silenzio, leggère,
a ricondurmi a Te
Così, in lieta follia, consumo dita e sguardi
e in questa segreta fatica
scorrono come pagine i giorni
in cerca di Te
Amen
(da Riforma, 9 aprile 2010)