Per me credente una Pasqua senza Resurrezione
di Sandra Amurri- da “il Fatto Quotidiano” di domenica 4 aprile 2010
Come è difficile in questo giorno di Pasqua sentirsi parte della Resurrezione di fronte ad una Chiesa che si limita a sperare e rinuncia ad organizzare la speranza. Come è difficile varcare la porta di una Chiesa che da una posizione oltranzista difende i valori umani che non rispondono all’accoglienza dei valori dell’uomo. Come è difficile continuare a vedere nell’immagine del Cristo risorto come ci invitava a fare Don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta, “la presenza di un uomo di cuore, capace di indignarsi, di un poeta, di un profeta, di un santo che condivide la strada insieme a noi”. Come è difficile continuare a crederci quando il messaggio cristiano si identifica con le ideologie prevalenti e gli interessi di partito. Quanta fatica sentirsi parte di una Chiesa che tace di fronte alle donne ridotte a merce di scambio economico e politico e invita i politici ad ignorare le leggi dello Stato che tutelano il loro diritto a scegliere. Di una Chiesa che sorride a chi ricerca in politica il consenso nel nome di Gesù Cristo e non in nome della loro onestà, della loro capacità di operare per la giustizia sociale dell’agire secondo principi senza prevedere deroghe per se stessi dimenticando che la politica ha una laicità che deve essere preservata da ipoteche confessionali. Come è difficile credere ancora in una Chiesa che assolve senza restituzione del male tolto uomini politici che si fanno beffa della questione morale che praticano il tornaconto personale o di Chiesa fondato sul baratto della verità e su calcoli astuti a danno del bene comune. E come è difficile dimenticare oggi le parole del Cardinale Bertone in difesa della vita al suo inizio ma non nella sua esperienza di vita che rinnegano il testamento di Gesù che muore per darci la forza di portare il peso drammatico della sofferenza delle donne e degli uomini. Come è difficile fare finta di non aver mai ascoltato dalla Chiesa “condividiamo una visione etica con