Il governo lascia al loro posto tutti i responsabili delle violenze del luglio 2001 a Genova.
Ma la sentenza della Corte di appello di Genova «porta verità e giustizia alle vittime, alle loro famiglie e alle organizzazioni che in questi nove anni le hanno sostenute». Lo afferma la Sezione Italiana di Amnesty International. «Il dispositivo della sentenza di appello - prosegue in una nota - non solo conferma e inasprisce le condanne nei confronti degli agenti giudicati colpevoli in primo grado, ma amplia il riconoscimento delle responsabilità penali ai loro dirigenti. Ne emerge una conferma del quadro già allarmante ricostruito in primo grado: gravi violazioni, tra cui lesioni gravi, arresti illegali, falso e calunnia, furono commesse a Genova da agenti di polizia e dai loro responsabili». Per Amnesty, «in questi nove anni, non c'è stata alcuna parola forte di condanna da parte delle istituzioni per il comportamento tenuto dalle forze di polizia a Genova. Il riconoscimento delle responsabilità penali di dirigenti di polizia per i fatti della Diaz rende ancora più urgente che le istituzioni coinvolte si interroghino sul fallimento nella gestione dell'ordine pubblico a Genova nel luglio 2001».