lunedì 24 maggio 2010

LA MIA RISPOSTA

Caro Aldo Grano,
non ho il piacere di conoscerLa, ma ho il desiderio e l'opportunità di dialogare amabilmente con Lei. Parto con qualche precisazione.
  1. L'idea di "fare il paradiso in terra facendo filantropia e carità" non mi ha mai sfiorato. Mi basterebbe essere tra coloro che, convertendosi ogni giorno dal proprio egoismo e cercando di lottare perchè ogni persona abbia il suo "spazio" nella società e nella chiesa, si battono perchè la vita assomigli un po' meno ad un inferno.
  2. In più non piglio a schiaffi nessuno di coloro che si rivolgono a Dio con cuore sincero. Mi permetto semplicemente (cosa del tutto diversa) di esprimere il mio dissenso da certe forme di devozione che ritengo parenti della superstizione. Lo faccio - sempre - senza sentenziare sulle persone per le quali, in ogni caso, nutro profondo rispetto.
  3. Quanto poi a "miracoli" e al dono di "uomini taumaturghi", credo che Lei faccia una brutta confusione. Le sindoni e le reliquie con Dio non c'entrano affatto. Semmai Dio  distribuisce a uomini e donne la capacità di liberare dal dolore, dall'angoscia, dal mal di vivere. L'amore fa miracoli dentro la vita quotidiana, nel volontariato, mediante l'accoglimento dell'amore che viene da Dio. Non miracolismi, ma vere rinascite interiori ed esteriori.
  4. Purtroppo la chiesa gerarchica c'entra sia perchè ha inventato o legittimato o diffuso o dato credito a migliaia di false reliquie, di inesistenti atti "miracolosi", di montature, di protagonismi di persone fragili presentate come apparizioni, come "voci dal cielo", messaggi mariani. E poi la chiesa c'entra perchè, quando un santuario diventa redditizio a livello economico, elegge un "amministratore apostolico" per accudire e regolamentare gli affari.
  5. Che poi Gesù abbia fondato la Chiesa, così come storicamente si è configurata nella chiesa cattolica romana, ha il sapore di una barzelletta, come da secoli la ricerca storica ed esegetica ha dimostrato. Se poi fossimo "tutti valdesi", come Lei mi scrive, sarebbe un gran male? Proprio tutti no... per salvare la bellezza delle differenze!!
  6. In ogni caso La ringrazio per l'augurio di poter sempre vivere nella benedizione di Dio. Il che mi pare fondamentale. Della benedizione del papa si può fare a meno del tutto mentre mi sarebbe impossibile vivere senza la consapevolezza che Dio tutti/e ci accoglie e ci raccoglie nel Suo Amore.
A Lei auguro ogni bene.
    don Franco Barbero