GENOVA - «Un giudice costituzionale non può parlare di un trans come di uno scherzo di natura, anche se fa una battuta. Anzi, forse è peggio che sia così, perché la battuta esprime i sentimenti più profondi, non è pensata; e una persona che ricopre un tale ruolo deve avere cautele ancora maggior di un qualsiasi cittadino». Valerio Barbini, presidente di Arcigay Genova, attacca Giuseppe Tesauro, giudice della Corte costituzionale intervenuto ieri mattina a Genova ad un convegno organizzato da Scienza&Vita, Forum delle Famiglie e altre organizzazioni cattoliche sul tema del "gender", a cui ha partecipato anche la parlamentare Udc Paola Binetti. «Ci troviamo di fronte ad uno scherzo di natura come uno scherzo di diritto», avrebbe detto Tesauro, facendo riferimento ad un caso della legislazione inglese, relativo al licenziamento di un insegnante che aveva cambiato sesso, con conseguente ricorso alla Corte Europea. Barbini, presente in platea, non ha però gradito la battuta. «Tesauro, con la sua presenza, oltre a prestarsi ad una strumentalizzazione politica della propria figura, ha dato sfoggio della peggiore transfobia - attacca il presidente genovese di Arcigay, con un comunicato diffuso in serata - Iniziative di questo tenore sono gravissime perché sono alla base della diffusione dell' omofobia e della transfobia: combattere la violenza e la discriminazione vuol dire, prima di tutto, fare corretta informazione» (Donatella Alfonso, Repubblica 6 giugno).