martedì 29 giugno 2010

UNA CHIESA PER TUTTI

La mia chiesa la vorrei aperta

dove tutti gli uomini e le donne

possano andare e venire liberamente a qualunque ora del giorno.

La vorrei ospitale

dove se hai le stampelle

non le senti più

perché nessuno ti chiede di danzare.

La vorrei amica

dove puoi essere quello che sei

e insieme imparare la via

dell'amicizia e della comunione.

La vorrei intelligente nel cuore

perché ti porti a scoprire la tua vastità e tutto divenga sentiero per qualcosa

di più grande e diverso da te.

La vorrei povera e bella

povera perché tutti

possano sentirsi a loro agio;

bella perché canti ogni bellezza

quella di Dio, dell'uomo, della natura. La mia chiesa la vorrei ecumenica

pagoda, moschea e sinagoga

perché gli uomini

di qualunque cultura e razza

possano trovare Dio, il Padre di tutti. La vorrei senza barriere

dove tutti possano entrare e uscire e portarsene via un frammento.

La mia chiesa vorrei

non esistesse più

perché tutta di carne e sangue,

tutta nel cuore degli uomini.

Così sarebbe veramente compiuta

fatta di noi.

Finalmente viva,

questa chiesa che amo

e per cui lavoro.

Don Gianni Beraudo (1992, in occasione della consacrazione della chiesa di San Paolo in Cuneo)