La mia chiesa la vorrei aperta
dove tutti gli uomini e le donne
possano andare e venire liberamente a qualunque ora del giorno.
La vorrei ospitale
dove se hai le stampelle
non le senti più
perché nessuno ti chiede di danzare.
La vorrei amica
dove puoi essere quello che sei
e insieme imparare la via
dell'amicizia e della comunione.
La vorrei intelligente nel cuore
perché ti porti a scoprire la tua vastità e tutto divenga sentiero per qualcosa
di più grande e diverso da te.
La vorrei povera e bella
povera perché tutti
possano sentirsi a loro agio;
bella perché canti ogni bellezza
quella di Dio, dell'uomo, della natura. La mia chiesa la vorrei ecumenica
pagoda, moschea e sinagoga
perché gli uomini
di qualunque cultura e razza
possano trovare Dio, il Padre di tutti. La vorrei senza barriere
dove tutti possano entrare e uscire e portarsene via un frammento.
La mia chiesa vorrei
non esistesse più
perché tutta di carne e sangue,
tutta nel cuore degli uomini.
Così sarebbe veramente compiuta
fatta di noi.
Finalmente viva,
questa chiesa che amo
e per cui lavoro.
Don Gianni Beraudo (