La vittoria di un democratico alla presidenza della Polonia ha costituito uno smacco per la chiesa cattolica che ha sostenuto il populista e reazionario Kaczynski.
Anche in Polonia la chiesa cattolica ufficiale è in lotta per salvare ed accumulare privilegi mentre complessivamente la sua credibilità è in continuo calo.
Si tratta di una chiesa chiusa ai germi conciliari, esterna ad ogni ricerca innovativa sul piano esegetico, storico ed ermeneutico.
Anche se qui siamo invasi da preti polacchi, là la chiesa langue e, tolti i grandi momenti di trionfalismo, regna un grande vuoto.