venerdì 23 luglio 2010

FERROVIE DELLO STATO

Ricevo e pubblico

"Ogni anno  - negli ultimi venti - uso almeno 300 volte il treno. Viaggiare per me è una immensa fatica. Fino a qualche anno fa, con limiti e difetti, in Italia esistevano le ferrovie con orari, percorsi e tempi decenti. Ora con Trenitalia si sta dissolvendo quel poco di servizio pubblico tanto prezioso.
Per chi come me usa le ferrovie quasi esclusivamente per lavoro, il disagio è ogni giorno crescente. "Materiali" sempre più guasti (freni, porte che non si chiudono, impianto elettrico intermittente) coincidenze perse, ritardi continui: viaggiare è diventato una impresa. I pendolari sono ormai abbandonati a sé, al treno che riescono a prendere, con servizi sempre più scarsi e sempre più scadenti.
Ti domandi se le ferrovie dello stato esistono ancora cone servizio popolare o se ormai interessino solo più alcune tratte che danno l'immagine dell'efficienza (e molto spesso è  solo immagine). e i cittadini si sono abituati a pagare, subire, aspettare. Tragica rassegnazione. E poi c'è l'aspetto tragico-comico: qualche rara volta capita persino che un treno Torino-Pinerolo arrivi in orario. E noi ci accontentiamo..."