Cari amici della Scala di Giacobbe,
vorrei condividere con voi la gioia di aver partecipato, dal 18 al 25
luglio, al Campo fede e omosessualità di Agape a Praly.
Il tema di quest'anno era "la minoranza": cosa significa fare parte della
minoranza gay, quali sono le esperienze e i valori che ne accomunano i
membri, quali gli svantaggi e i benefici che ne conseguono. Ci siamo chiesti
se i gay oggi costituiscano una comunità accogliente e solidale. Abbiamo
cercato di definire che cosa sia una minoranza attiva, in grado cioè di far
sentire la propria voce e di proporre alternative alla visione tradizionale
della maggioranza, apportando un cambiamento sociale.
Come sempre accade ad Agape, il tema non è stato affrontato solo da un punto
di vista teorico, ma soprattutto attraverso una serie di prove, giochi,
testimonianze, momenti di dialogo e di scambio di esperienze, che ci hanno
permesso di capire meglio noi stessi attraverso l'ascolto dell'altro.
Non sono mancati poi i momenti di svago, di divertimento, ecc. culminati con
lo spettacolo del sabato sera, con alcune esibizioni davvero strepitose.
Insomma un'esperienza da ricordare, valida soprattutto come momento di
crescita personale e di gruppo, che raccomando vivamente a chi non abbia mai
partecipato (per me era il quarto campo).
Un abbraccio a tutti/e,
arrivederci a presto
Giampaolo
vorrei condividere con voi la gioia di aver partecipato, dal 18 al 25
luglio, al Campo fede e omosessualità di Agape a Praly.
Il tema di quest'anno era "la minoranza": cosa significa fare parte della
minoranza gay, quali sono le esperienze e i valori che ne accomunano i
membri, quali gli svantaggi e i benefici che ne conseguono. Ci siamo chiesti
se i gay oggi costituiscano una comunità accogliente e solidale. Abbiamo
cercato di definire che cosa sia una minoranza attiva, in grado cioè di far
sentire la propria voce e di proporre alternative alla visione tradizionale
della maggioranza, apportando un cambiamento sociale.
Come sempre accade ad Agape, il tema non è stato affrontato solo da un punto
di vista teorico, ma soprattutto attraverso una serie di prove, giochi,
testimonianze, momenti di dialogo e di scambio di esperienze, che ci hanno
permesso di capire meglio noi stessi attraverso l'ascolto dell'altro.
Non sono mancati poi i momenti di svago, di divertimento, ecc. culminati con
lo spettacolo del sabato sera, con alcune esibizioni davvero strepitose.
Insomma un'esperienza da ricordare, valida soprattutto come momento di
crescita personale e di gruppo, che raccomando vivamente a chi non abbia mai
partecipato (per me era il quarto campo).
Un abbraccio a tutti/e,
arrivederci a presto
Giampaolo
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