Poche volte nella vita si possono leggere pagine dense, documentate e chiare come le due colonne che il professor Luciano Gallino ha scritto su "Il Venerdì" di Repubblica del 2 luglio sul ritorno dell'alienazione nel lavoro.
Oggi per milioni di persone il lavoro è ripetitivo e noioso. "E dopo anni o decenni di pratica, uno non ha imparato niente, quanto a contenuto del lavoro, che già non sapesse prima dopo la prima mezza giornata…" Ipercontrollato da un capo, da un computer o da tutti e due, si tratta di "un lavoro organizzato scientificamente al fine di impedire alle persone di pensare perché qualcuno ha già pensato per loro. Si chiamava, una volta, lavoro alienato".
Come rilanciare oggi, mentre spesso il lavoro manca, il grande tema della qualità del lavoro?