Buonasera,
mi chiamo C. e sono una ragazza di 15 anni. Le scrivo questa e-mail per ringraziarla. Lei ha tutta la mia ammirazione. È una persona eccezionale, magari la chiesa avesse tante persone come lei. Io sono cattolica però non condivido moltissime idee della chiesa. Non ritengo di saperne abbastanza sull'argomento, ma da quel che ho avuto modo di apprendere ci sono tante idee a mio avviso sbagliate, tutto l'opposto dell'uguaglianza tanto celebrata. Spero che lei continui a far sentire la sua voce per far si che l'ignoranza che dilaga nel nostro paese e non solo, possa essere sostituita da una piena conoscenza e accettazione dell'uomo con tutte le sue sfumature e possa finalmente avere la meglio la vera uguaglianza. Ancora tante grazie per quello che ha fatto e che continua a fare, sappia che io la sostengo. Anche se non se ne fa molto del mio sostegno sono sicura di non essere l'unica ad ammirarla. Cordiali saluti.
C., la sua "fan" numero uno.
Ciao, carissima C.,
il sostegno e l'affetto di una giovanissima donna come te costituiscono per me un regalo prezioso, una emozione intensa, una spinta a proseguire nel mio quotidiano lavoro di studio, di dialogo e di divulgazione.
Quanto è importante che ci siano giovani che, come te, non "bevano" acriticamente tutto ciò che i "palazzi vaticani" diffondono, vendendolo come parola di Dio. Troppe persone sono allineate, obbedienti, senza spirito critico.
Ho trascorso e tuttora trascorro la mia vita nell'assiduità agli studi biblici, ma credo di poter tranquillamente riconoscere che Dio e la chiesa ufficiale sono due continenti diversi. Ci hanno creato una montagna di "verità scadute", di favole, di pregiudizi, di leggi disumane.
Oggi però moltissimi teologi e moltissime teologhe hanno smascherato queste frodi, questi inganni e ci parlano di una fede viva, amica della vita e della vera libertà.
C'è, nel popolo di Dio, una chiesa che non sta con i sacri palazzi e cerca di prendere sul serio il Vangelo che è contro ogni discriminazione e ogni repressione. Di questa chiesa-popolo di Dio tu sei una "pietra viva". Di persone come te c'è grande bisogno nella chiesa e nella società.
Io finché avrò respiro cercherò di camminare sulla via del Vangelo e sapere che, forse a mille chilometri, una giovane donna guarda e cammina nella stessa direzione, costituisce per me un enorme sostegno. Tu sei, tra le migliaia di persone che mi scrivono, una delle più giovani.
Spero che nella tua vita non ti venga mai a mancare la freschezza, la lucidità e il coraggio con cui mi hai scritto.
Conserva nel tuo cuore la fiducia in quel Dio di amore, di tenerezza e di solidarietà di cui ci ha dato testimonianza Gesù di Nazaret. Questa è la sostanza della fede.
Ti abbraccio con tanto affetto.
don Franco