"La rabbia delle donne e la rabbia degli oppressi meriterebbero ben altro ascolto. Anzi, come fanno i palestinesi il 6 febbraio di ogni anno, in tutti i paesi dovrebbe essere istituito il "giorno della rabbia" per evitare la rassegnazione e avere la possibilità di denunciare tutte quelle situazioni che esigono giustizia, perché, se è vero che la rabbia non sempre è in grado di risolvere i problemi, la deprecazione della rabbia spesso nasconde l'ingiustizia e rischia di rendere invisibili i più vergognosi giochi di potere" (Umberto Galimberti).