Domenica 22 agosto nel pomeriggio sono passato a trovare alcuni amici di Marsiglia molto interessati alla lettura del Primo Testamento. Uno di loro, Clément Chalet, ha proposto di leggere alcuni testi attraverso l'ermeneutica ironica ebraica in chiave delle "malefatte di Dio", cioè nemmeno a Dio è riuscita alla perfezione ogni Sua opera.
Vivere ogni giorno nell'imperfezione, pizzicati tra utopia e limiti, segnati dall'egoismo e chiamati all'amore, bisognosi di certezze eppure pieni di dubbi…è forse una delle caratteristiche più stimolanti della lettura ebraica della Bibbia.
Questa è forse la maniera di "vivere davvero" i nostri giorni al cospetto di Dio, guardando a Lui non come al Dio ossessionato dalla perfezione, ma come ispiratore di cura verso il creato.
