sabato 30 ottobre 2010

MA E' PROPRIO VERO?

Riporto da L’Unità di martedì 26 ottobre alcune righe dello scienziato Peter Atkins su fede e scienza:

“Due caratteristiche fondamentali distinguono la scienza dalla religione. Una è il suo modo di operare: il suo fare affidamento su esperimenti pubblicamente accessibili, in contrasto con la religione che si affida a introspezioni personali. Mentre la scienza si affida ad esperimenti, la religione si affida ai sentimenti. Mentre la scienza è meticolosamente oggettiva, e quindi un’osservazione falsa viene rapidamente sottoposta a riscontro mediante sfilze di dati pubblicamente accessibili, la religione coglie dell’osservazione qualche frammento e, se questo tocca una corda emotivamente significativa, lo ingloba nella sua fabbrica di credenze. Altra caratteristica distintiva della scienza è la sua attitudine mentale: la sua visione ottimistica per cui la struttura fondamentale della realtà possa essere scoperta e resa comprensibile. La religione invece parte dal pessimistico assunto che l’origine prima sia intrinsecamente inconoscibile e che il cervello umano sia troppo debole per giungere a una piena comprensione. La scienza rispetta le capacità umane mentre la religione le disprezza.”.

Le mie osservazioni critiche non si prefiggono di difendere la religione o la fede, ma di mettere in evidenza che il nostro scienziato ha della religione la conoscenza da catechismo di prima comunione.

Che “la religione disprezzi le capacità umane” è un’affermazione che ha del ridicolo per chi conosce anche solo gli ultimi 50 anni di teologia femminista, di teologie della liberazione, della critica biblica, dell’impresa ermeneutica.

Il nostro scienziato parla della religione come se si trattasse di una realtà monolitica. È davvero penoso il fatto che uno scienziato entri con simile ignoranza dei dati culturali di un’esperienza e ne parli “in bianco e nero” senza la minima consapevolezza del variegatissimo fronte delle ricerche bibliche, teologiche ed ermeneutiche. Già un semplice sguardo storico rende più stimate talune affermazioni.

La tracotanza e l’arroganza sono sempre parenti dell’ignoranza. Il nostro Autore forse non conosce nemmeno 100 dei 280.000 studi che trova catalogati negli ultimi 10 anni su religione e scienza in tutte le aree del pianeta. Ma così va il mondo... il delirio di certezza e la dogmatica non contaminano solo le religioni.