Un discorso chiaro quello di Vendola a conclusione del congresso di “Sinistra - Ecologia - Libertà”. Direi più un manifesto di intenti che un progetto politico.
Altrettanto limpida (perché vera e vissuta) la sua fede in Dio, dichiarata senza reticenze e senza invocare la “società cristiana”, come fanno gli atei devoti tanto cari al vaticano.
“Voglio parlare con la chiesa”: anche questo intento è apprezzabilissimo, specialmente se si mette subito sul piatto la questione dei matrimoni gay.
Ma Vendola stia attento: è meglio parlare ai cattolici che alle gerarchie cattoliche che, tramite l’UDC di Casini e Buttiglione (due probabili cardinali), gli hanno già fatto sapere che troverà tante porte chiuse.
Ma c’è dell’altro che vorrei dire a Vendola che tanto stimo e apprezzo: “sei un poeta e hai idee innovative, ma forse stai compiendo qualche cedimento alla retorica e stai disegnando un quadro politico che non ha i numeri per camminare anche dentro le istituzioni.