lunedì 6 dicembre 2010

APPELLO: LE CARCERI SONO FUORILEGGE

Riportiamo l'appello lanciato insieme da Antigone, A buon diritto, Carta per dare il via a una vera e propria vertenza nei confronti delle istituzioni affinché siano rispettati i diritti delle persone detenute.

 

In carcere non si rispettano le leggi. Chi non le rispetta fuori, viene mes­so dentro; chi mette dentro, le istitu­zioni democratiche, non le rispetta e ba­sta. Quasi niente, nelle carceri, è come dovrebbe essere, funziona come do­vrebbe funzionare, rispetta il dettato delle norme che dovrebbero regolare la vita penitenziaria. È trascorso quasi un anno dalla sentenza della Corte europea dei Diritti umani che ha condannato l'Italia per aver detenuto persone in me­no di tre metri quadri. Una violazione dell'articolo 3 della Convenzione euro­pea, un'ipotesi di tortura o trattamento inumano o degradante. Oggi la situazio­ne è peggiore di allora. Il prossimo 20 settembre saranno dieci anni dall'entra­ta in vigore del Regolamento peniten­ziario, che guardava verso condizioni più dignitose di detenzione. In cinque anni era fissato il termine per adeguare le carceri ad alcuni parametri struttura­li. Che ci fosse 1'acqua calda, per fare solo un esempio. Ne sono passati dieci, di anni, e quasi ovunque gli edifici so­no ancora fuori legge. Noi ci riteniamo da oggi in vertenza contro le istituzioni. Utilizzeremo ogni strumento legale a di­sposizione per far sì che lo Stato paghi il prezzo della propria illegalità.

Antigone, A buon diritto, Carta.

Maggio 2010