Gli amici (virtuali) che leggono i miei , quasi, quotidiani commenti alla cronaca, si sono chiesti e mi hanno chiesto, se non trovo esagerato aver parlato di una scisma strisciante che si sta verificando nella Chiesa cattolica e cristiana. Devo rispondere con crudezza, usando i termini che vanno usati, senza il falso pudore delle mezze parole. E impresa ardua concentrare in poche righe il contenuto, che andrebbe meglio descritto citando le fonti che ne motivano le affermazioni. Cosa che ho fatto in svariate note, regolarmente inviate ai miei amici, basterebbe andare e ritrovarle per ottenere una dettagliata motivazione.
Il momento centrale che lascia intravedere uno scisma nel mondo cattolico è dato dalle scelte che sono state operate; scelte a seguito di una opzione che è stata esaltata: da una parte una scelta di Cristo e dallaltra quella che riguarda Berlusconi.
Ratzinger ha scelto Berlusconi e lo si evidenzia in maniera non discutibile in quella ignobile presentazione, a firma pontificale, al libercolo di Marcello Pera Perché dobbiamo dirci cristiani, visionabile nel link qui riportato; si tratta di una scelta di liberismo, blasfemicamente paragonato al cristianesimo, come se Cristo fosse stato un antesignano della violenza del libero mercato.
http://www.blogsicilia.it/blog/il-cattolicesimo-di-ratzinger/14672/
Scegliendo Berlusconi, Ratzinger ha privilegiato lo Stato città del vaticano , del quale è il sovrano assoluto e ne gode dei vantaggi, al Tu es Petrus e Il mio regno non è di questo mondo, optando per l'8 per mille, per i finanziamenti alle scuole cattoliche, allesenzione dallICI e a tutti i benefit che vengono elargiti, come un piatto di lenticchie, per ottenere quella primogenitura che permette di governare sul popolo dei fedeli.