Domenica 2 gennaio dal Novarese sono arrivati in sette: un parroco con altri sei parrocchiani per un dialogo su "come rendere vivo la lettura biblica". Così domenica 2 gennaio ho vissuto un pomeriggio di intenso scambio con loro.
Superato lo scandalo di chi cerca nella Bibbia un libro edificante (e ci trova alcune pagine degli orrori), è ovvio che bisogna bandire le ingenuità. Nel dialogo, su ammissione dello stesso parroco, è emerso che in genere abbiamo in testa delle interpretazioni tradizionali fisse che ci impediscono di guardare un testo con occhi nuovi.
Il lavoro di contestualizzazione storica ci aiuta a portare il testo fuori da questa prigione. Una lettura storica e critica, consapevole dei generi letterari, suscita meraviglia: si ha la sensazione di un senso mai scoperto e nasce la meraviglia.
Abbiamo provato a leggere insieme il capitolo primo del Vangelo di Luca…e con gioia abbiamo misurato la distanza tra il classico messaggio dogmatico e il significato della "leggenda" della nascita verginale… Allora la nostra fede può nutrirsi alle sorgenti bibliche depurate dalle sedimentazioni dogmatiche. Il servizio di una persona biblicamente competente risulta a tutti davvero indispensabile quanto difficile da trovare…
E poi ci vuole il cuore che si butti alla ricerca dell'acqua della vita e così cresce il "contagio biblico"…liberi dall'ossessione di trovare l'unica interpretazione giusta e felici di scoprire che c'è una Parola che può giungere al cuore di ciascuno e ciascuna di noi.