domenica 16 gennaio 2011

LO DICE EMMA BONINO

 «Se guardo alla strage di Alessandria e penso alla situazione egiziana, la mia impressione è che l’obiettivo strategico degli islamisti militanti non siano i copti, i cristiani, ma la classe dirigente araba, a cominciare da Mubarak che viene considerato “un fantoccio nelle mani dell’Occidente”, un “amico d’Israele e traditore della causa palestinese”». A sostenerlo è Emma Bonino, vice presidente del Senato, profonda conoscitrice dell’Egitto. «Quello in corso -sottolinea la leader Radicale- non è uno scontro di civiltà né un conflitto di religione, ma l’ennesimo scontro tra l’Islam militante, jihadista e l’Islam più aperto, ragionevole..». e al ministro Frattini che si fa paladino del principio «accordi in cambio di diritti» dei cristiani nel mondo arabo e musulmano, la vice presidente del Senato ribatte: «La sua mi pare una visione limitata e limitante, quello che penso è che il terrorismo internazionale di matrice fondamentalista che se anche nasce all’interno dell’Islam, non ha alcuna attinenza, se non strumentale, al dato religioso. L’obiettivo strategico dei terroristi è quello di liberare l’Islam dalle classi dirigenti “empie”, e “asservite all’Occidente”. Prendiamo, ad esempio, la strage di Alessandria...».