giovedì 27 gennaio 2011

MARIA NOVELLA OPPO

Da L'Unità del 23 gennaio.

«Chissà se è ancora valido il Comandamento 'Non nominare il nome di Dio invano', oppure è stato sospeso per illegittimo impedimento dei berluscones ad osservarlo. A noi atei (benché in Italia abbiamo seguito tutti quanti le lezioni di catechismo) sorge ogni genere di dubbi ascoltando in tv certi ipercattolici confondere il nome del loro Dio con quello del loro boss. Così, il solito Luigi Amicone, ieri ad Omnibus, ha sostenuto una tesi veramente originale per difendere l'indifendibile. Ha spiegato che i suoi numerosi figli non sono scandalizzati da Berlusconi, perché hanno ben presente l'esempio di Gesù. Infatti, secondo Amicone, siccome Gesù accolse la Maddalena, agli italiani tocca tollerare il malgoverno e i reati di un «vecchio porco» (definizione dei suoi migliori giornalisti) fintanto che a lui piaccia continuare a sfidare la legge e la morale. In più, anche solo avvicinare Berlusconi a Gesù Cristo, oltreché segno di servilismo, per noi laici è una scandalosa bestemmia».

Bella e pungente, cara Maria Novella, la tua rubrica… Ti leggo sempre. Però…però confondere Gesù con Dio è qualcosa di più di una svista. Si tratta di un errore che, però, si può perdonare ad una giornalista atea come te oppure al papa.

don Franco Barbero