Alemanno ormai è alla frutta e gioca l'ultima carta: fra poche ore si prostrerà al bacio del sacro anello di papa Benedetto e incontrerà il faccendiere vaticano cardinale Bertone. Riceverà una benedizione (tra fascisti ci si intende)e soprattutto qualche consiglio per il salvataggio. Intanto il papa, dopo il cupo discorso al corpo diplomatico, ci ha dilettati con le sue dotte disquisizioni sulle sofferenze del purgatorio. Ci ha consolati perchè non rosoleremo come polli allo spiedo, ma passeremo soltanto attraverso qualche più tenue purificazione.
Ma, il tanto decantato papa teologo, legge ancora qualche volta un buon libro sui "novissimi"? Il tempo della purificazione-conversione è quello che ci è dato qui e ora. Siamo stomacati da questo immaginario di un Dio che vuole sempre espiazione. Il Dio di cui ci ha dato testimonianza Gesù di Nazaret ci accoglie nella vita e nella morte in forza del Suo Amore e non in forza dei nostri meriti o dell'industria del suffragio inventata dalle gerarchie cattoliche. E' il tempo della vita che ci è dato per purificarci dall'egoismo e dall'ingiustizia e il "dopo" è tutto nelle mani di Dio, in buone mani. Non finiremo nel nulla.