Il promesso sposo.
Per tentare di togliersi dimpaccio il cavaliere confessa o si attribuisce un rapporto serio e continuativo con una donna, che sarebbe la fidanzata, la promessa sposa o la confermata compagna; sta di fatto che tale signora o signorina sarebbe stata presente alle serate amene del cavaliere e spunterà quando dovrà confermare lassoluta innocenza di quegli incontri , la legittimità dei doni in gioielli e la generosità delle buste con moneta corrente in biglietti da 500 euro, il cui numero sarebbe stato proporzionale alle prestazioni offerte. Ma nulla di illecito; le prestazioni non erano altro che una presenza coreografica, una sorta di tappezzeria vivente, un accompagnamento accordato alla documentata serietà del crapulone ospite di cotanta gioventù pregna di buone intenzioni e di ottime referenze.
Che le accompagnasse Emilio Fede o Lele Mora dimostrerebbe lassoluta innocenza degli incontri; che le scortasse la polizia di Stato o i carabinieri non è altro che la conferma di morigeratezza.
Meraviglia solamente lassenza di un qualche prelato, in verità sempre presenti nelle manifestazioni dove appare il cavaliere, scortato dalla immancabile claque.
Invece di esporsi come promesso sposo di una gelosa quanto morigerata fidanzata, che dovrà pur esibire prima o poi, non fosse altro che per confermare landazzo serotino degli incontri, avrebbe dovuto convincere un cardinale di turno a dichiararsi presente e garante dellelevatezza spirituale degli incontri che servivano, in realtà, a presentare la novella aspirante first lady.
Ancora la novella anima gemella non compare, evidentemente la trattativa per recitare un così impegnativo ruolo vanno per le lunghe,non ci si improvvisa aspiranti first lady senza un adeguato cumquibus che ne giustifichi lesposizione ; la trattativa si sarà fermata quando è arrivata la richiesta della fidanzata, che si può riassumere in un dictat riveduto e corrotto di manzoniana memoria, degna di un promesso sposo: Questo matrimonio sha da fare
Rosario Amico Roxas