Fondi destinati ad aiutare l’Africa e la cooperazione internazionale a favore dei Paesi poveri usati per finanziare la recente visita di Benedetto XVI nel Regno Unito. Scoppia la polemica a Westminster contro il governo Cameron.
Le spese del viaggio apostolico di Papa Benedetto XVI nel Regno Unito sono state coperte attingendo anche a fondi pubblici destinati alla cooperazione internazionale e agli aiuti all’Africa. Lo avrebbero appurato deputati del Parlamento esaminando la legge di bilancio dello scorso anno che ne hanno chiesto conto al governo Cameron.
Che quei quattro giorni, dal 16 al 19 settembre dello scorso anno, conclusisi a Birmingham con la solenne celebrazione per la canonizzazione del cardinale Newton, siano stati un sorprendente successo per Papa Ratzinger è indubbio. Come pure che il viaggio sia stato costoso. Tanti gli spostamenti per il Papa e il suo seguito: da Edimburgo a Glasgow e poi a Liverpool a Londra e infine a Birmingham.
Se già all’inizio del viaggio si sono registrate vivaci critiche anche all’interno della comunità cattolica per l’entità dei costi, ora le polemiche potrebbero riaccendersi.
La visita sarebbe costata ai contribuenti del Regno Unito circa 10 milioni di sterline, più di quanto previsto inizialmente. Oltre ai costi a carico dell’erario vi sono stati quelli a carico della Chiesa cattolica (circa 7 milioni). Solo per le operazioni di sicurezza sarebbero stati spesi un milione e mezzo di sterline.
(Roberto Monteforte, L’Unità, 4 febbraio)