Tra le pagine più belle di Matthew Fox, un teologo per alcuni versi innovatore e per altri ultraconservatore, ce ne sono alcune dedicate al “lasciar andare”, cioè diventare liberi da ogni attaccamento.
È così difficile imparare quest’arte e soprattutto compiere questo cammino. Ancora una volta l’ho esperimentato in questi giorni in un piccolo fatto concreto. Per motivi di riservatezza e si spazio ho dovuto distruggere ad uno a uno il cartaceo di 61.000 lettere che avevo conservato tra le più significative. Dovrò farlo ancora per altri mucchietti...
Lasciar andare le cose che ci hanno preso tanta parte di tempo, di emozioni, di vita e una impresa... Ebbene “Pasqua di liberazione”, significa anche questa capacità di riconoscere “l’impermanente” di ogni nostra iniziativa. Solo così siamo disponibili a continuare appassionatamente quello che possiamo fare, senza “possedere” nulla, senza atteggiamenti di possesso, affidando interamente a Dio l’opera delle nostre mani.
