martedì 17 maggio 2011

CARO CONFRATELLO

la tua telefonata di domenica sera mi ha colmato di gioia e di gratitudine a Dio. Vedo che sei giovanissimo, appassionato della ricerca teologica, difensore dei diritti umani dentro la chiesa. A me il sapere che esistono nella nostra chiesa dei preti come te, che vivono il Vangelo con tutto il cuore, dà ulteriore voglia di dedicare queste ultime foglie dell’alberello della mia vita (la vecchiaia incombe!) allo studio, al dialogo, alla seminagione. Tieni viva la fiamma che Dio ti ha donato perché questi sono anni in cui l’istituzione ecclesiastica ufficiale vuole spegnere ogni germe di profezia e ogni voce di libertà.

Ti auguro di lasciarti condurre dove il vento di Dio ti sospingerà.

Un reciproco ricordo nella preghiera.

Ti abbraccio con tanto affetto.

don Franco