Chi crede nella vocazione storica dei poveri a diventare classe dirigente (senza perdere la propria personalità e i propri doni) vorrà offrire loro una cultura diversa da questa che usa. O, meglio ancora, non vorrà offrire loro nessuna cultura, ma solo il materiale tecnico (linguistico, lessicale e logico) che occorre per fabbricarsi una cultura nuova che con quell’altra non abbia nulla a che vedere.
Don Lorenzo Milani