Una sforbiciata al numero dei parlamentari e stop ai vitalizi. Bersani aveva annunciato qualche giorno fa la proposta del Pd in questo senso e ieri lo ha ribadito: «non intendo concedere nulla all’antipolitica ma rivendico una maggiore sobrietà per la politica italiana. Quindi viene tolto quello che non è conosciuto in Europa, tipo i vitalizi dei parlamentari». E da ieri è pronto il testo, come spiega il vicepresidente vicario del Pd a Montecitorio: «Abbiamo predisposto un ordine del giorno che porteremo in discussione al momento dell’approvazione del bilancio della Camera. Chiediamo l’immediata calendarizzazione delle proposte che partono dalla drastica riduzione dei parlamentari e arrivano al superamento di istituti, come quello del vitalizio per i parlamentari». Obiettivo, dunque, ridurre i costi della politica per uniformarsi all’Europa. E per fare questo, in Italia, il modello è quello dell’Emilia Romagna, che ha da poco approvato una legge che riduce le indennità dei consiglieri regionali e prevede lì abolizione dei vitalizi, come rivendica il segretario del Pd emiliano, Stefano Bonaccini. A poca distanza, il sindaco rottamatore di Firenze, Matteo Renzi, affida a Facebook il suo commento sul filo della polemica: «Bersani ha fatto un passo in avanti in questo senso. Benissimo, segretario, meglio tardi che mai, ma va bene così».