Questo passaggio politico è una sconfitta per la nostra democrazia ed è un passo indietro sul tema centrale della garanzia dei diritti individuali.
Al giudizio totalmente negativo sul ddl aggiungo alcune brevi riflessioni.
Il ddl ha come articolo cardine il n. 3 ''Contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento''; lart. affronta infatti i temi dellalimentazione e dellidratazione assistita definendo i confini delle dichiarazioni anticipate di trattamento.
Se è vero che il tema fine vita affronta questioni delicate e complesse che vanno dalleutanasia allaccanimento terapeutico, il ddl come approvato è una risposta pessima sotto tutti i punti di vista. E una risposta che genera rabbia e mi dispiace molto che alcuni parlamentari del PD abbiano votato differentemente dalla posizione di totale contrarietà come annunciata da Rosy Bindi durante la discussione parlamentare.
Con il ddl approvato ed in particolare a causa dellart. 3 viene, nella sostanza, negata qualsiasi possibilità di dichiarare anticipatamente la propria volontà.
Si è deciso di legiferare in modo autoritario. Tutto questo è inaccettabile.
Il ddl è inoltre in contrasto con quanto contenuto nellart. 32 della nostra Costituzione che cita "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge" e ancora "la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
Tutta lEuropa va nella direzione di aumentare i diritti personali (e quindi del paziente) e di rafforzare lalleanza terapeutica medico-paziente; il ddl va esattamente nella direzione opposta.
Personalmente ho sempre pensato che l'autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite e che questo non ha niente a che vedere con l'eutanasia. Nessuno, nè lo Stato nè un medico può disporre della salute di un cittadino; dico questo nella consapevolezza che ci sono però posizioni di mediazione comunque accettabili e sulle quali era possibile trovare un buon accordo.
Se la mia contrarietà è soprattutto politica; i primi commenti letti in questi giorni evidenziano inoltre una forte contrarietà in molti settori medico-scientifici e nellassociazionismo attento e interessato a queste tematiche.
Nelle prossime settimane spero si potrà lavorare per dare un segnale chiaro di contrarietà alle posizioni politiche come contenute nel ddl.
Cordiali saluti,