mercoledì 10 agosto 2011

MA GUARDA UN PO’…

Il matrimonio tra Paola Concia e Ricarda Trautmann finisce nel mirino del giornale dei vescovi che lo "caso", "più che un matrimonio". Cioè «un gesto politico, una scelta strumentale per scatenare l'ennesimo, sterile, scontro». «Matrimonio e unioni omosessuali – scrive Avvenire – appartengono a categorie ontologicamente diverse. Non saranno espedienti legislativi né mode culturali a colmare questa distanza obiettiva». Immediata la reazione della parlamentare del Pd che si dice "offesa" da "attacchi volgari" e preferisce lasciare spazio alla lettera che suo padre 80enne e cattolico, ha scritto a lei e a Ricarda, in cui dice loro:il vostro è "un amore diverso ma non per questo meno intenso e meno puro".
A parte le valutazioni ben note del quotidiano cattolico sulla "questione omosessuale, fa sorridere il fatto che gli omosessuali e le lesbiche, secondo il giornale dei vescovi italiani, dovrebbero fare le cose in sordina, sottovoce, di nascosto.