Da ben una settimana su alcuni giornali e sul TG3 si è levato un coro molto qualificato di voci che protestano contro i privilegi che lo Stato Italiano accorda al vaticano e alla chiesa cattolica, a partire dall'esenzione dall'ICI.
Si tratta di una crescente consapevolezza della laicità della Stato ( che in Italia ancora non esiste).
L'arroganza con cui il vaticano e gerarchie cattoliche difendono, estendono e pretendono privilegi ed esenzioni ha favortito questo processo culturale tra credenti e agnostici. Anche il fatto che le gerarchie non abbiamo realmente osteggiato la manovra di questo governo che colpirà i ceti deboli, ha aperto gli occhi a molta gente. Una chiesa "spendacciona" genera rifiuto e perde ogni credibilità.
Il papa che veste Prada è un miserabile imperatore. Senza tutti gli ambagi del potere, è ridotto ad un piccolo chierichetto.
E' tempo di ampliare questa "protesta contro i privilegi" nella chiesa e nella società.
Chi è credente sa quanto la chiesa debba scegliere tra Dio e Mammona, tra Dio e il denaro-potere.