Sul fresco del mattino in queste settimane di luglio e agosto sono sceso ogni giorno da casa mia alla sede della comunità di base. Penso, come vecchietto, che la mia prima “medicina” sia questo quotidiano camminare… E poi la strada significa gente, persone che incontri.
Quasi ogni giorno qualcuno mi invita a fermarmi per un momento di dialogo, per uno scambio di opinioni, per la richiesta di un colloquio o semplicemente per sentire il mio parere su una questione.
Proprio questa mattina mi fa cenno di fermarmi una donna che già altre volte avevo intravisto. “Posso parlarle un momento?”, mi domanda. Ci mettiamo a lato. Depongo la cartella e capisco che c’è voglia di dialogo. “Mi hanno detto che certi preti benedicono le seconde nozze: può succedere?”. Le dico che, come me,altri preti lo fanno, magari un po’ riservatamente. “Ma il papa?..”, mi domanda guardandomi intensamente. “Il papa è a Roma, noi siamo qui e il Vangelo di Gesù è in ogni luogo”, le dico. “Ho capito tutto, caro don Franco, allora il papa… non la pensa come Gesù”, mi aggiunge con un sorriso complice, fresco, intelligente. Il colloquio prosegue: “Sa, don Franco, che tante mie amiche, anche nonne, vanno a fare la comunione anche se sono divorziate… Lei che ne pensa?”. “Penso, mia cara signora, che bisogna agire secondo coscienza e secondo il Vangelo e non privarsi dell’eucarestia per una regola ecclesiastica…”.
Poi vuota il sacco. Evidentemente aveva voglia di comunicarmi alcune schegge della sua sapienza… Davvero questa donna mi ha regalato un’emozione profonda e positiva: c’è gente semplice che sa distinguere accuratamente tra regole vaticane e insegnamento di Gesù. Questa mi sembra una strada aperta.
Per me è stata l’occasione di incoraggiare questa responsabile libertà piena di intelligenza. Davvero le cose belle avvengono strada facendo….